Doppio appuntamento domenica prossima ad Alà. Prima della premiazione del concorso di poesia organizzato dal Coro Santu Austinu, la proloco intende celebrare il 150′ anno dalla morte di Giovanni Antonio Carbonazzi, con l’affissione di una lastra commemorativa lungo il corso cittadino.

Chi era Carbonazzi e perché è importante ricordarlo? Ingegnere piemontese, ma sardo di adozione visto che sposò una donna sarda del casato dei Cappai, venne mandato in Sardegna per valutare quali e quante strade necessitavano alla nostra isola, che nel XIX secolo era pressoché selvaggia e senza alcuna infrastruttura. Oltre ad aver progettato e fatto terminare a tempo di record la strada 131, che oggi collega Cagliari con Porto Torres, Giovanni Antonio Carbonazzi fu l’ideatore della strada Nuoro-Monti, che passando per Alà, ci ha permesso di cancellare per sempre un secolare e deleterio isolamento che ci teneva da sempre ai margini del mondo.

Con il compimento della strada oggi denominata 389, Alà inizia un incredibile sviluppo infrastrutturale che continua ancora oggi, e che ha permesso finora al nostro paese di scampare allo spopolamento.

Carbonazzi è una figura quindi fondamentale nella storia di Alà, del Montacuto e dell’intera Sardegna. Non è un caso che Sassari abbia dedicato a questo genio addirittura un intero quartiere. A 150 anni dalla sua morte, anche la proloco alaese – in collaborazione con il Comune di Alà, e il Coro polifonico Santu Austinu – intende riconoscere il giusto merito e dire grazie a questo benefattore.

S’abboju est a sas sete de sera, bos aisetamus!

Roberto Mette