Il Paese

Il Paese

Poco più di mezz’ora d’auto basta per arrivare da Olbia al paese di Alà dei Sardi, di oltre 2000 abitanti, che si eleva quasi a 700 m. su di un piano granitico leggermente ondulato.
Alà dei Sardi è una cittadella di miraggi, in cui verità a legenda si confondono. Essa si presenta in un quadro fondamentalmente unitario che si rivela frutto di un’esperienza umana millenaria di un passato le cui tracce concorrono a moltiplicare l’interesse e l’attrattiva del luogo.
Il sistema alberghiero è ancora sul nascere. I progetti sono tanti; ma per ora il movimento turistico trova alimento nell’ospitalità che è inveterato retaggio dei primi popoli della Sardegna.
In questi ultimi decenni il paese si è molto sviluppato. Le costruzioni più moderne sorgono lungo la via principale, alberata, ampia e civettina. Il progresso edilizio è sulla via di un continuo miglioramento.
Nell’abitato, lungo le vie e dentro qualche casa, esistono alcuni pozzi più o meno profondi, tra i quali, i più ben conservati, sono: quello di Mesu Idda (al centro del paese) e quello di S’Oltu Mannu (l’orto grande). L’acqua sorgiva, limpida, trasparente, è fresca d’estate e tiepida d’inverno; disseta, però si beve con cautela. Presso la via principale sorge la fonte pubblica per l’approvvigionamento idrico di tutta la popolazione.

Sfilano a breve distanza l’uno dall’altro, il caseggiato scolastico, l’ufficio postale, la caserma dei carabinieri, la farmacia, bar, caffè, rivendite e si raggiunge la piazza ove si svolge tutta la vita cittadina, tra il brusio gaio e vivace della gioventù, sotto il cielo vivido che ha un aspetto di sogno. Di fronte a questa visione, suggestiva e incantevole, si presenta piena di sole, la nuova chiesa parrocchiale, vero gioiello di architettura.
Appartengono alla parrocchia altre tre Chiese: una. quella dedicata all’Apostolo S. Giovanni, angusta e abbastanza bassa che sembra togliere il respiro. Questo sacro recinto diede ospitalità a S. Agostino, patrono e titolare del comune, per tutto il tempo che la Chiesa parrocchiale rimase un cumulo di macerie. Le altre due, belle nella loro veste modesta, sono le Chiesette di S. Antonio di Padova e quella di S. Francesco d’Assisi, sita nella regione Norile, in aperta campagna, a qualche chilometro dal paese. Nelle frazioni esistono, per interessamento dell’Opera Pontificia, alcune Chiesette: San Giuseppe nella frazione di Badde Suelzu, Santa Maria a Mazzinaiu e San Giovanni in quella di Sos Sonorcolos.
Ad Alà tutte le feste popolari, oltre le solennità religiose, si solennizzano con balli, canti, gare poetiche e di canto, giostre e, una volta, anche con fuochi pirotecnici.
In occasione delle feste popolari, molti sono i forestieri che vi affluiscono da paesi vicini e lontani.

 

Da visitare

Castello Corda-Colonna. Si trova all’ingresso del centro storico, è un palazzo che risala al 1850 ed era la residenza di una famiglia molto influente e importante per la storia della comunità. Ora è stata acquistata dal comune, dove vi ha realizzato un centro culturale.

Su Puttu ‘e mesu Idda. Il pozzo al centro del paese è la traduzione letterale. Si trova nel centro storico, in Via Pigozzi, ed è un pozzo molto caratteristico, sulla piccola cupola è sistemata una scultura in granito che raffigura la testa di un sacerdote che molto probabilmente appartiene ad Antonio Mannu.

La Bicocca Dessena. Anche questa si trova nel centro storico, vicino alla chiesa di San Giovanni. Si tratta di una abitazione privata disabitata costruita con il pregiato granito perlato con un architettura molto caratteristica.

S’Abbadolzu. E’ il pubblico lavatoio realizzato ai primi del ‘900. Si trova in una traversa della via principale, vicino alla Piazza del Comune.

Sa Funtana de Serì. E’ costruita (nel 1901)  in lastroni di granito incorniciati da due colonne laterali. La fontana è sistemata all’interno di una piccola piazzetta semicircolare, alla quale si accede discendendo alcuni gradini che fanno di essa un vero e proprio piccolo anfiteatro. Infatti la piazzetta è stata utilizzata per alcune manifestazioni musicali.

L'economia alaese

Il Sughero
Il territorio di Alà è ricchissimo di querce da sughero. Il sughero di questa zona è il più pregiato dell’intera Sardegna e viene utilizzato per la realizzazione dei tappi del vino più pregiato del mondo. Ad Alà esistono alcune fabbriche che lavorano il sughero ed è possibile osservare il metodo di lavorazione.

Il Granito
Questa pietra particolarmente pregiata è utilizzata non solo dalla popolazione alaese, ma viene esportato in tutto il mondo per la realizzazione di meravigliose e imponenti architetture e abbellire i moderni edifici. Ultimamente il granito di Alà viene utilizzato anche per abbellire le strade dei centri storici.

L’Allevamento
La pastorizia ad Alà, come nel resto della Sardegna, è da sempre una delle più caratteristiche forme dell’economia. In particolare è rinomato l’allevamento delle carni bovine, mentre molto meno diffuso rispetto alla media sarda era l’allevamento ovino, forse per via dell’eccessiva frammentazione del pascolo alaese.